Nello schema del Recovery Plan approvato dal Consiglio dei Ministri sono previsti interventi strategici su più fronti, coinvolgendo anche la Pubblica Amministrazione soprattutto sull’asse digitalizzazione e innovazione (uno dei tre pillar del PNRR). Obiettivo primario è cambiare la PA per favorire la trasformazione del settore pubblico, grazie a una dotazione di apparati moderni e sicuri.
Nel Recovery Plan italiano, per quanto concerne la PA si punta in modo particolare sul passaggio al Cloud per lo svecchiamento delle infrastrutture, il ricorso a nuove tecnologie e l’interconnessione tra banche dati. Un peso notevole ha però anche il miglioramento delle competenze digitali del personale della PA, attraverso la riqualificazione del capitale umano e attuando una drastica semplificazione burocratica.
Obiettivi ulteriori: accelerare i tempi della Giustizia, favorire la diffusione di piattaforme e servizi digitali, promuovere i pagamenti elettronici dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza si mira a favorire la digitalizzazione in maniera verticale e orizzontale, con obiettivi trasversali, compreso l’impatto di genere (es.: attraverso lo smart working, favorendo l’accesso a posizioni dirigenziali) e sui giovani (es.: reclutamento straordinario per l’esecuzione del PNRR).
Complessivamente, per la digitalizzazione, innovazione e sicurezza della PA sono disponibili 11,45 miliardi così distribuiti:
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